OSTRUZIONE DEL SACCO O DEL DOTTO NASO LACRIMALE
Se, dopo una attenta visita del sistema lacrimale ed eventuale esecuzione di Test diagnostici aggiuntivi (Test di Jones I e II, descritti nella pagina delle ALTE VIE LACRIMALI), i puntini ed i canalini lacrimali risultano indenni, l’ attenzione va posta verso le vie lacrimali basse, cioè il sacco lacrimale ed il dotto naso-lacrimale.
Nel soggetto sano il sacco lacrimale non può essere palpato. In caso di osservazione di un paziente con epifora e sacco lacrimale dilatato e palpabile, è quasi certa una ostruzione del dotto naso-lacrimale. Stessa diagnosi è evidenziata in caso di fuoriuscita di materiale purulento dopo una pressione del sacco lacrimale. In caso di assenza di stenosi del puntino e distensione del sacco, è utile il Test di Jones per localizzare il sito dell’ ostruzione.
Quando le alte vie sono pervie e la localizzazione dell’ ostruzione risulta a valle del canalino comune, il gold standard per la risoluzione dell’ epifora è rappresentato dalla Dacriocistorinostomia (DCR) ab externo. L’ obiettivo della DCR è quello di creare una connessione endoteliale diretta tra il canalino comune ed il naso, mentre il sacco lacrimale cessa di esistere come struttura a sé stante. Il funzionamento della DCR si basa su 4 presupposti:
- l’ attrazione del liquido lacrimale per capillarità dei puntini (quindi vie alte pervie e funzionanti)
- pompa lacrimale efficace durante l’ ammiccamento normale
- la respirazione
- la forza di gravità
INDICAZIONI
Comprendono tutte le ostruzioni del sistema di deflusso nelle quali il sistema canalicolare sia funzionante:
- qualsiasi tipo di epifora congenita o acquisita con puntini e canalini pervi;
- mucocele del sacco;
- dacriocistiti croniche;
- ostruzioni incomplete che determinano epifora intermittente;
- trattamento di infezioni croniche di origine lacrimale PRIMA di interventi sul bulbo oculare;
- ostruzioni congenite del canale naso-lacrimale dopo il fallimento ripetuto di sondaggi e dacriocistointubazione;
- dacriolitiasi recidivante.
CONTROINDICAZIONI
La DCR va esclusa solo in caso di tumori maligni del sacco lacrimale (in cui viene eseguita una dacriocistectomia, cioè una asportazione del sacco lacrimale + esame istologico) o l’ estensione alla zona lacrimale di neoplasie che provengono da strutture vicine (chirurgia complessa).
L’ età non è un ostacolo alla chirurgia, ma andrebbe ritardata una DCR sotto i 4 anni di età al fine di ottenere una configurazione del massiccio facciale simile a quella dell’ adulto prima di intervenire. La sarcoidosi e la granulomatosi di Wegener non sono controindicazioni assolute ma possono ridurre considerevolmente le possibilità di successo.
CONSENSO INFORMATO e PROCEDURA CHIRURGICA
Il paziente deve essere informato su alcuni punti essenziali di questa chirurgia:
- deve sapere che, anche se eseguito dall’ oculista/oculoplastico, l’ intervento si verifica essenzialmente a livello del naso. E’ quindi possibile un modesto sanguinamento dalla narice del lato operato che può durare anche una settimana
- è possibile un sanguinamento più importante in caso di lesione all’ arteria etmoidale;
- è possibile un enfisema sottocutaneo che di solito si autorisolve in qualche giorno;
- verrà inserito durante l’ intervento un tubo di silicone nel sistema lacrimale annodato nel naso. Questo verrà rimosso facilmente in ambulatorio dopo circa 3 mesi per garantire la pervietà dell’ intervento;
- vi sarà una piccola cicatrice cutanea che quasi scomparirà dopo 3 mesi, ma in alcuni casi può determinare pseudoepicanto o cheloide. La sutura di solito viene rimossa dopo 10-15 giorni;
- il bulbo oculare non viene assolutamente toccato, quindi non ci saranno danni alla vista;
- le possibilità di riuscita dell’ intervento sono molto elevate, circa il 95 %, percentuale che si riduce notevolmente quando la chirurgia è eseguita in casi post-traumatici, in casi pediatrici o casi di infezioni acute in atto.
In linea di massima l’ intervento dura circa 1 ora ed il paziente viene ospedalizzato da 1 a 3 giorni per l’ anestesia generale. In alcuni casi è possibile l’ esecuzione in day hospital con anestesia locale e sedazione, a seconda della scelta del chirurgo, anestesista e condizioni generali di salute del paziente.