Retimax = la nuova frontiera tecnologica della riabilitazione visiva
Consente la valutazione funzionale oggettiva del sistema visivo, in conformità con lo standard ISCEV (International society for clinical Electrophysiology of vision). Include il calcolo della deviazione standard rispetto al valore medio correlato all’età, editabile dall’utente, per una diagnostica clinica rapida ed efficace.
Il dispositivo risulta estremamente facile nell’utilizzo, dispone di innumerevoli programmi ed accessori al fine di soddisfare tutte le esigenze diagnostiche dell’utilizzatore più esigente. Le elevate caratteristiche funzionali lo pongono quale leader assoluto nella diagnostica clinica tanto quanto nella ricerca scientifica. Il dispositivo si distingue per la sua capacità di screening della patologia glaucomatosa nella sua fase più precoce.
Nel campo delle malattie oculari che possono essere trattate con questo innovativo strumento, sicuramente l’ ambliopia (o occhio pigro) è una delle principali.
L’ affermazione “è inutile trattare l’ ambliopia nei soggetti adulti” alla luce di recenti studi sia su modelli animali che clinici, oltre l’ età plastica, è da riconsiderare.
RIABILITAZIONE NEUROVISIVA PEV (POTENZIALI EVOCATI VISIVI) BIO-FEEDBACK IN TEMPO REALE
Il Vision Trainer (Retimax CSO, Firenze, Italia) combina le più recenti tecniche del Biofeedback con le esperienze acquisite nell’esecuzione dei potenziali evocati visivi (PEV). Lo scopo che si prefigge tale sistema di riabilitazione visiva è quella di migliorare, normalizzare ed incrementare le capacità visive e le abilità ad esse collegate in soggetti affetti da patologie oculari di varia origine e natura, ametropie e problemi di binocularità. Lo strumento di base su cui si fonda il principio consiste in un dispositivo per la registrazione delle risposte bioelettriche VEP (Potenziale Visivo Evocato) ed ERG (Elettroretinogramma), che costituisce un mezzo clinico di indagine delle strutture visive retino-corticali ed in modo particolare, per la diagnosi delle anomalie della visione con sintomatologia poco evidente o in pazienti poco collaboranti.
Il biofeedback acustico correlato all’ampiezza della componente armonica, fornisce
al paziente, in tempo reale, la giusta informazione per l’apprendimento del controllo volontario della sua risposta corticale e retinica agli stimoli ai quali viene sottoposto nel corso del trattamento.
Biofeedback (BF) significa letteralmente “retroazione biologica”. Consiste in una tecnica di autoregolazione che scaturisce dall’informazione che il soggetto riceve circa le sue funzioni biologiche. Ciò è possibile grazie a sofisticati congegni in grado di reagire ad impercettibili mutamenti a carico delle funzioni biologiche che avvengono nel nostro organismo e delle quali non abbiamo coscienza. Un sistema di rilevazione acustico, visibile, tattile, ecc., evidenzia direttamente e fedelmente ogni minima variazione della funzione in oggetto perché se ne possa avere consapevolezza.
Nello strumento in oggetto, trasformando con le opportune tecniche la risposta bioelettrica corticale e retinica in segnale sonoro modulabile, si ha la possibilità di valutare in tempo reale il grado di efficienza della stessa, imparando a controllarla ed a migliorarla gradualmente: tutto ciò si traduce, in termini pratici, in un incremento delle capacità visive del soggetto che si sottopone al training.