TOSSINA BOTULINICA
STORIA: La tossina botulinica è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium Botulinum. Oltre a essere fonte di avvelenamento alimentare, in particolare nel caso in cui si consumino preparati a base di carne o conserve contaminate, la tossina botulinica trova utilizzo in ambito medico ad esempio nella terapia dell’ acalasia o del Blefarospasmo; Botox è il nome commerciale maggiormente conosciuto della preparazione farmacologica che utilizza questa tossina quale principio attivo. La tossina fu isolata in forma pura per la prima volta da P. Tessmer Snipe e Hermann Sommer nel 1928, mentre nel 1949 il gruppo di ricerca guidato da Arnold Burgen identificò il meccanismo tramite il quale viene esplicata l’azione tossica. Nel 1973 Alan B. Scott, oftalmologo del Smith-Kettlewell Institute, utilizzò la tossina botulinica A (BTX-A) in esperimenti sulle scimmie e nel 1980 utilizzò il BTX-A per la prima volta negli esseri umani per il trattamento dello strabismo. La BTX-A venne approvata nel 1989 dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento dello strabismo, blefarospasmo e spasmo emifacciale in pazienti con età maggiore di 12 anni.Dal 1991 è invece utilizzata per il trattamento della spasticità, sia nell’adulto sia nel bambino. La letteratura medica ha escluso la possibilità di un assorbimento della tossina alimentare dal derma al torrente circolatorio e all’interno dell’organismo.
MEDICINA ESTETICA: Nel 2002 giunse l’approvazione per l’uso in medicina estetica per il miglioramento temporaneo delle rughe di espressione fra le sopracciglia (linee glabellari). La tossina botulinica agisce inibendo il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina: bloccandone il rilascio nei muscoli non si manifestano rughe, spasmi o tic facciali e smagliature.
In Europa la tossina botulinica A è commercializzata sotto forma di quattro prodotti farmaceutici: Botox, Dysport, Xeomin e Vistabex. La tossina botulinica B è invece commercializzata in Europa con il nome di Neurobloc.
Anche Super Modelle come Adriana Lima possono far uso della tossina botulinica per valorizzare lo sguardo ed innalzare la coda del sopracciglio come potete osservare qui sotto.
Lo Studio Brusasco utilizza per lo più il Vistabex®, tossina botulinica approvata dalla FDA per il trattamento estetico delle rughe al terzo superiore del volto. Dal 2002 negli Stati Uniti sono stati praticati circa 12 milioni di trattamenti con una soddisfazione nel risultato pari al 97%. Iniettato direttamente nei muscoli frontali e perioculari, produce un blocco dell’impulso nervoso con conseguenti rilassamento e distensione delle rughe espressive tipiche di queste regioni del volto.
Con il Vistabex® è possibile trattare le rughe d’espressione perioculari tra le sopracciglia, le rughe orizzontali frontali e le cosiddette rughe a “zampe di gallina” esternamente agli occhi. Si ottiene una naturale distensione delle rughe dopo 1-2 settimane dal trattamento e l’effetto perdura per circa 6 mesi.
La seduta ha una durata di circa 15 minuti ed è praticamente indolore, grazie anche agli aghi invisibili e microscopici che lo studio medico adotta.
IL TEAM DELLO STUDIO RISULTA PREPARATO PER PROPORRE TRATTAMENTI ON-LABEL SUL TERZO SUPERIORE DEL VISO E NELLA REGIONE PERIOCULARE DOPO I NUMEROSI CORSI ED ESPERIENZE DI CONFRONTO CON COLLEGHI ITALIANI E STRANIERI
Dott. Brusasco Gustavo & Dott. Brusasco Luca
sono membri A.I.T.E.B.
Nel 2018 a Roma il Team dello Studio Brusasco era presente alla tappa italiana del MD CodesTour™ 2018, l’appuntamento promosso da Allergan in collaborazione con Mauricio de Maio, chirurgo plastico brasiliano di fama internazionale che ha presentato ai medici specialisti del settore tutte le novità legate alla rivoluzionaria tecnica MD Codes™: il già noto e avanzato sistema di codifica del viso per i trattamenti estetici iniettabili.
Questo innovativo sistema di codifica – vera e propria mappatura del viso, sviluppata dal dottor de Maio in collaborazione con Allergan – identifica in concreto le posizioni strutturali più idonee per creare o ricreare l’architettura naturale del viso, in funzione delle caratteristiche ed esigenze del singolo paziente, e individua la perfetta combinazione tra punto di iniezione, tecnica da impiegare e corretta quantità di prodotto.
Se in passato quindi, si interveniva in modo diretto sulla singola ruga portando a risultati talvolta poco naturali e senza tener conto di una strategia full face, il rivoluzionario approccio del dottor de Maio continua a basarsi su un assunto fondamentale: gli attributi emozionali del paziente, ovvero l’aspetto del volto che si vorrebbe ottenere con il trattamento (es. aspetto meno stanco, meno arrabbiato, più attraente, ecc.) a seguito di una accurata diagnosi del medico specialista. Perché un trattamento estetico può soddisfare le aspettative di chi vi si sottopone, solo bilanciandone desideri ed esigenze reali.
Mauricio de Maio, chirurgo plastico stimato a livello internazionale, spiega infatti: “La maggior parte delle persone sceglie di sottoporsi a trattamenti estetici perché desidera migliorare il proprio aspetto, con una percezione del tutto soggettiva delle aree sulle quali intervenire. Ma trattando semplicemente la zona richiesta o la singola ruga, non sempre il risultato offerto dal medico risulta gratificante e completo, proprio per il paziente. È questo il motivo per cui ho deciso di rendere l’approccio più emozionale: oggi quando ricevo un paziente per prima cosa chiedo di indicarmi le tre aree sulle quali vorrebbe intervenire per migliorare l’aspetto del suo viso. Poi, prendendo spunto da una tabella che illustra delle caratteristiche emozionali (aspetto stanco, triste, arrabbiato, attraente, giovane, etc.) mi faccio indicare i suoi tre obiettivi principali che possono essere ad esempio sembrare meno stanco, più attraente o più giovane ecc… La combinazione delle tre aree da “correggere” e degli attributi emozionali mi consente di sviluppare un piano di trattamento che, non solo soddisferà i loro desideri, ma sarà anche esattamente ciò di cui hanno bisogno!”
Oggi il ruolo del medico estetico è fondamentale per aiutare le persone a sentirsi sempre più a loro agio con il loro aspetto esteriore, perché sono disponibili prodotti e tecnologie sempre più raffinate che permettono risultati post trattamento clinico naturali ed armoniosi.
MD CODES PER TOSSINA BOTULINICA
Il colloquio con lo specialista prima del trattamento è funzionale a comprendere i desideri dei pazienti rispetto ai loro bisogni e solo il medico esperto può fornire competenze esclusive. Allergan è costantemente impegnata in un approccio olistico alla medicina estetica, a fornire soluzioni sempre più innovative e a migliorare l’interazione tra medico e paziente. “I pazienti possono sapere dove vogliono andare, ma solo gli esperti possono indirizzarli correttamente.”– continua de Maio, che conclude “E questo è possibile solo grazie alla continua innovazione e ricerca che ad oggi ci hanno portato ad un’ulteriore evoluzione degli MD Codes per offrire ai medici gli strumenti più avanzati per l’analisi obiettiva del volto e per trattare i loro pazienti con prodotti d’avanguardia e nuovi schemi di trattamento, rispettando la naturalezza, l’espressività e dunque la bellezza”.
I FALSI MITI SULLA TOSSINA BOTULINICA
IL BOTULINO CAUSA RIGIDITÀ DEL VOLTO: FALSO
Un comune pregiudizio contro il trattamento delle rughe con il botulino è che il farmaco induca un’espressione facciale rigida e ferma. In realtà è esattamente il contrario. L’uso corretto del farmaco conferisce al volto un aspetto naturale, rilassato e non rigido.
Il risultato estetico ottimale dipende sempre dalla tecnica e dal dosaggio. Ecco perché il medico esperto offre una maggiore garanzia di successo.
L’elasticità e la tonicità della pelle non vengono in alcun modo alterate dai trattamenti con il botulino, mantenendo la loro funzionalità fisiologica.
IL BOTULINO È VELENO: FALSO
Esistono tre formulazioni a base di botulino per uso estetico autorizzate dall’Agenzia Italiana del Farmaco nel 2004 (Vistabex®), nel 2010 (Azzalure®) e nel 2011 (Bocouture®).
Ogni altra formulazione non è legale nel nostro paese. Spesso ed erroneamente il botulino è stato considerato un veleno, un giudizio probabilmente basato sul fatto che il farmaco possa essere dannoso come tutti gli altri farmaci in una dose non terapeutica.
Il botulino è un farmaco sicuro ed efficace e se usato con corretti dosaggi e da medici esperti, ha ben pochi effetti collaterali. Per avvelenare una persona con questo farmaco, si dovrebbero utilizzarne più di 60 fiale. Dobbiamo sempre ricordare che vale anche qui la regola di Paracelso datata 1538: “Tutti i farmaci sono veleno, solo la dose fa in modo che non lo siano”.
La sicurezza e l’efficacia sono garantite e provate dalla ricerca medica e dall’esperienza clinica che sono iniziate fin dal 1989. Da allora il botulino è diventato un trattamento di prima scelta dei disordini neurologici motori, come la distonia cervicale.
IL BOTULINO CAUSA UNA PARALISI PERMANENTE: FALSO.
Molti pensano che il trattamento provochi una paralisi permanente del muscolo. Nella terapia con il botulino non si parla di “paralisi”, ma di rilassamento del muscolo e solo temporaneamente. La fibra nervosa riprende la sua totale funzione senza essere minimamente danneggiata tra 4 e 6 mesi dopo il trattamento. L’effetto di distensione sulla pelle, e dunque delle rughe, dura mediamente questo arco di tempo, oltre il quale è necessario ripetere le iniezioni, sempre che si vogliano mantenere i risultati.
IL BOTULINO CAUSA L’ATROFIA DEL MUSCOLO: FALSO.
I muscoli trattati con il farmaco si riprendono sempre e, se si vuole mantenere il risultato, il trattamento deve essere ripetuto nel tempo. Questa certezza deriva sia dall’esperienza dell’utilizzo del botulino per le distonie muscolari, sia dall’esperienza estetica.
Si può invece osservare in campo estetico un allungamento dell’effetto del singolo trattamento dopo un certo numero di sedute. Quando però queste vengono interrotte, i muscoli mimici tornano a funzionare come prima.
IL BOTULINO, AD USO ESTETICO O TERAPEUTICO, CAUSA DANNI AL CERVELLO: FALSO
Questa eventualità è stata sollevata da uno studio condotto dal dott. Matteo Caleo dell’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa e pubblicato sul Journal of Neuroscience nel 2008.
La ricerca, fatta su ratti, ha effettivamente dimostrato che il botulino risale lungo i neuroni dal punto di iniezione fino al cervello, ma tale esperimento non è minimamente comparabile con l’uso estetico o terapeutico del farmaco per vari motivi: i dosaggi utilizzati per l’indagine sui ratti erano estremamente elevati rispetto all’utilizzo in medicina e in estetica (mediamente 2.500 volte superiore).
I ratti e gli umani, inoltre, non possono essere comparabili poiché molto diversi dal punto di vista fisiologico. Infine, le iniezioni di botulino sui ratti sono state effettuate alla base del muscolo olfattivo, le cui fibre nervose sono in diretto collegamento con il cervello, in pratica direttamente all’interno di strutture nervose. Ciò non avviene mai per i trattamenti estetici o terapeutici.
IL TRATTAMENTO CON BOTULINO PUÒ AVERE EFFETTI COLLATERALI: FALSO.
Come per qualunque altro farmaco, il trattamento con botulino può produrre effetti collaterali. Questi sono però riconducibili il più delle volte ad una scarsa esperienza del medico che ha effettuato le iniezioni.
I più tipici sono l’eccessiva immobilità del volto, la ptosi (abbassamento) palpebrale o sopraccigliare, o un risultato asimmetrico. Comunque gli effetti collaterali scompaiono nell’arco di qualche settimana..
IL TRATTAMENTO CON BOTULINO PROVOCA ASSUEFAZIONE: FALSO.
Il trattamento non dà assuefazione, il risultato dura da 4 a 6 mesi. È comprovato invece che la ripetitività, se pur a distanza, ne migliora l’efficacia e previene la formazione o l’aggravamento delle rughe di espressione.
Cosa succede se si smetto di farlo? Naturalmente non succede niente, al massimo si torna come prima o un po’ meglio grazie agli effetti sul lungo periodo della sostanza iniettata.
Ogni azienda farmaceutica che introduce sul mercato un nuovo farmaco, deve avere l’approvazione dal proprio Ministero di competenza. Il farmaco viene autorizzato per la particolare indicazione clinica richiesta, definendolo “on label”. Il medico che impiega un farmaco al di fuori dell’utilizzo abituale, lo usa fuori indicazione ossia “off label”. L’utilizzo “off label” è riconosciuto ma regolamentato nei vari paesi in base a normative nazionali. In Italia, ad esempio, questo particolare impiego è accettato a condizione che vi sia già una significativa letteratura scientifica sul tema, e che il paziente sia informato. In molti paesi, tra cui il nostro, il botulino ad uso estetico, è autorizzato per il solo trattamento della regione glabellare (zona compresa tra le due sopracciglia al di sopra del naso) e delle “zampe di gallina”. Interessante è però rilevare che questo stesso uso, prima dell’autorizzazione ufficiale, è stato portato avanti in modalità “off label” per oltre quindici anni; neurologi ed oculisti che trattavano con il botulino “on label” il blefarospasmo tra gli anni 80-90, si erano resi conto del beneficio estetico di questo trattamento e ben presto, lo avevano adottato per finalità puramente estetiche. Su richiesta delle aziende produttrici, e dopo il percorso tecnico-normativo, il trattamento delle rughe glabellari fu ufficialmente autorizzato negli Stati Uniti nel 2002 e in Europa nel 2004. Da molti anni, numerosi altri paesi (attualmente sono 23), tra i quali Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Canada e Russia, hanno allargato l’uso “on label” del botulino, a tutto il distretto fronto-perioculare e altri all’intero volto.
I produttori di botulino che hanno una diffusione mondiale sono tre: Allergan (USA), Ipsen (UK) e Merz (DE). Queste sono anche le sole tre aziende autorizzate e presenti sul mercato italiano. Esistono altri produttori a diffusione locale in Canada, Cina, Corea, ecc. È sconsigliabile utilizzare formulazioni non autorizzate dal proprio paese in quanto non si ha da esse alcuna garanzia di sicurezza ed efficacia. Come si può notare dallo schema, in alcuni paesi il nome commerciale del farmaco ad utilizzo medico ed estetico non cambia, mentre in altri paesi europei (Francia, Germania, Italia, Spagna ecc.) il farmaco ad utilizzo estetico ha una denominazione differente. I motivi sono solamente normativi e in ogni caso, per ciascun produttore, la molecola usata in campo medico ed in campo estetico è la stessa.
Produttore | Nome del prodotto per uso medico | Nome del prodotto per uso estetico in USA e altri paesi | Nome del prodotto per uso estetico in Europa |
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Allergan (USA) | Botox | Botox Cosmetic | Vistabel/Vistabex |
Ipsen (UK) | Dysport | Dysport | Azzalure |
Merz (DE) | Xeomin | Xeomin | Bocouture |